Percorso: Valsorda, Cima Filetta, Val di Ranco
Difficoltà: E, Tempo: 5.30, Km: 17.7, Salita: 1.091 m, Discesa: 1.012 m
Dal rifugio parte una mulattiera, Est, che si percorre fino al crinale Sud di M. Maggio, b.125, seguendo sempre il SI che costeggia nel bosco il lato Est, b.124, quindi i prati, b.203, b202AU, b.129 A, fino a raggiungere La Troscia con presenza di un pantano per l’abbeverata e di un rifugetto in muratura.
Dal rifugetto raggiungere ed attraversare la carrozzabile lasciando il SI per salire, s.123, il ripido pendio in direzione, Est, delle antenne e delle pale eoliche di Cima di Mutali. Raggiunta la torre delle antenne, procedere per il crinale a dx, Nord, fino alla vetta. Dalla vetta proseguire per la cresta, Nord/Est, per traccia di sentiero che poco dopo entra nel bosco. Entrati nel bosco tenere sempre il filo di cresta fino ad una palina in ferro ove la cresta termina bruscamente. Dalla palina scendere a sx per gradini di roccia tra la vegetazione, poi il sentiero si evidenzia di più tra gli alberi di leccio e con meno pendenza riconduce al filo di cresta e da qui scende sulla sterrata dove si segue il s.235 e SI verso il pendio di Colle Aiale, che non si supera ma si costeggia a sx, Ovest, fino a scendere su di una carrareccia che percorsa a dx conduce al valico di Fossato.
Dal ex rifugio albergo, b.101, attraversare la strada asfaltata ed immettersi sulla carrareccia che
entra nella pineta e che con conduce ai soprastanti prati. Attraversare i prati, b.126,b.286, e tenendosi sul versante, Est, di M. della Rocca, traversare la sella costeggiando il pendio Est di M. della Rocca, fino ad arrivare ad un’ altra sella, da qui salire, Nord, in direzione del passo Chiaromonte, b.127, e di Sasso Grande e, per aerea cresta, si arriva al pianoro prativo sommitale di Cima Filetta. Seguire ora fedelmente, Nord, il crinale, che separa l’Umbria dalle Marche, b.127 A, fino a raggiungere le cime del M. Pratiozzo
Continuare per il crinale erboso fino alla sella, b.127E-281, traversando la strada che sale da Bastia.
Salire sempre con 235 e SI al M. Testagrossa.
Dalla cima del Testagrossa, sempre per cresta raggiungere il M. Montarone, ornato di antenne, e da
qui con evidente discesa si raggiunge, attraversando una secolare faggeta, il centro turistico di Val di Ranco.