Percorso: Fabriano, Eremo di Val di Sasso, Campodonico
Difficoltà: E, Tempo: 5.00, Km: 17.9, Salita: 1.236 m, Discesa: 1.052 m
L’itinerario inizia al semaforo posto al termine dei Giardini pubblici, in direzione Roma, con indicazioni Colle Paganello – Monastero S. Silvestro. Si procede in salita, poi (lasciando la strada che continua diritta) per la seconda traversa a destra, in via Fagioli, fin poco dopo all’incrocio con via Fida.
Proprio di fronte all’incrocio dopo un passaggio in legno, inizia il sentiero 100, una sterrata che corre incassata in ripida salita denominata “Il sentiero di Gambelunghe” per la presenza di plurisecolari esemplari di quercia roverella. Più avanti , in piano superando un casolare sulla sinistra (Gambelunghe), la sterrata riprende a salire, supera due ville costeggiando i Monticelli. Al bivio continuare diritti. Poi si restringe a sentiero e giunge in località Colle Paganello su asfalto.
Proseguire diritti per breve, ripida salita, continuare su carrareccia fino ad incontrare la strada asfaltata che da Fabriano porta all’Eremo. Dopo pochi metri (tenendosi sul lato destro dove c’è una fontanella, b.100 A e 134) lasciare l’asfalto per prendere, a destra, una carrareccia che lambisce la pineta nella “Spianata “dei Monticelli (campetto per il gioco delle bocce e panchine), al bivio andare diritti, in piano con recinzione sulla destra, sempre con s.100. Tenendosi, alle diramazioni, sempre a sinistra si arriva, dopo circa 1Km, con una breve ma ripidissima salita ad un quadrivio sulla sella tra monte Fano, a sinistra, e Monte Linatro, a destra.
Da qui in 10 minuti di salita si può arrivare al Monastero di S. Silvestro con un sentierino (130A), con imbocco poco visibile, che inizia dal praticello sulla sinistra rispetto alla direzione di marcia. Ritorno per lo stesso sentiero.
Dalla suddetta sella si prosegue per il s.100 per il prato in discesa di fronte sulla sterrata che va con ampie curve alla frazione di Valleremita. Dalla piazzetta del paesino si procede per la strada in salita che costeggia la chiesa, prima asfaltata poi carrozzabile, e porta fino ad una secca curva a sinistra. Qui si lascia la strada (che conduce al soprastante Eremo) per prendere, diritti, la carrareccia di fondo valle dove inizia “L’Aula Verde “ un sito molto frequentato dalle scolaresche, attrezzato con cartelli che illustrano la specificità della flora e dalla fauna del luogo.
La carrareccia si restringe e procede in salita fino a giungere all’Eremo di Val di Sasso.
Oltrepassato l’Eremo, si va al piazzale con fontana e tavoli da pic nic dove si lascia il s.100, che sale sul fondo della valle ai prati del M. Rogedano, per prendere sulla sinistra il s.100B (palo “Aula Verde” con indicazione “Sentiero delle Carbonaie-Piani di Fraina”) salendo in mezzo alla macchia fino al un praticello panoramico, località Fraina. Si prosegue sulla destra ed alla prima biforcazione tenersi sulla sinistra (non tener conto dei paletti perché non sono segnavia ma con numeri che si riferiscono a specificità) sempre sul s.100B, che procede pianeggiante in un fitto bosco fino ad incontrare un’ampia zona prativa con cespugli di ginepro.
Continuare in piano ad incrociare una carrareccia (s.100A) che giunge da sinistra, quindi proseguire (Pian Marruga) a destra sulla carrareccia che, dopo essersi incrociata con il s.100 che scende il lato Ovest del Monte Puro quindi continua fino al Casale Lentino. Superato il casale girare a sinistra (tornare nella direzione opposta), prima in salita per carrareccia poi per mulattiera, seguendo il s.120C che porta ai prati di Trofigno.
Fare attenzione a quando si arriva, dopo il tratto in salita, ad un praticello sassoso dove si curva a destra, in discesa, per riprendere il tracciato poco evidente. All’ampia sella, sotto una grande quercia isolata, ci sono i bivi 120E, 120B e 120 da seguire fino alla sottostante Rifugio.
Dal Rifugio scendere per la mulattiera (s.120) che, dopo un abbeveratoio, segue il solco di fondo valle (tenersi sul lato destro su mulattiera) intersecandosi con il ruscello. Continuare in discesa, poi il sentiero diventa pianeggiante e si allarga fino a diventare, nei pressi di una piccola cava di ghiaia sulla sinistra, una carrozzabile. Giunti in località I Sodi, la valle si allarga, c’è un fontanile, una edicola sacra ed un altare. Proseguire (s. 120) diritti tralasciando la diramazione sulla sinistra, s.120 A, fino ad incontrare l’asfalto con, sulla destra, l’Abbazia di S. Biagio in Caprile. Al bivio si trova l’Hotel Pineta e scendendo su asfalto all’abitato di Campodonico .