Percorso: Campodonico, Trivio di Luticchio, Salmata
Difficoltà: E, Tempo: 6.00, Km: 19.5, Salita: 1.089 m, Discesa: 1.151 m
Da Campodonico ci si porta (s.135 A) in direzione del cimitero salendo su di una sterrata.
Al primo bivio non prendere a destra ma continuare diritti per la strada principale superando poi Case Vallama e continuare sulla stessa, in leggera salita, lasciando le deviazioni sulla destra.
Al trivio andare sulla sinistra (diritti c’è una scorciatoia che “taglia la curva” e diritti inizia il s.135F che in breve conduce a Case Bettedicce sul s.135).
Al successivo incrocio (dove arriva la suddetta scorciatoia) prendere a sinistra salendo per un tracciato che da sterrata passa a fondo erboso (al bivio, diritti in salita) e poi al sentiero che va ad immettersi, in curva, sulla sterrata che, girando sulla destra, sale verso Sasso Bianco.
A Sasso Bianco girare, a gomito, a sinistra (la sterrata continua con il s.135E a Case Piano Stambugi fino al s.135) e salire (sempre con il 135 A) su largo tracciato a fondo erboso. Poco dopo fare attenzione a non continuare diritti ma salire, sulla destra, un brevissimo greppo ripido quindi subito con sentiero che continua in diagonale sinistra in direzione di Sasso Barbano.
Si esce dal bosco su di un ampio pendio erboso dove si sale a destra zig zagando al margine del bosco, guadagnando quota fino ad incrociare prima una traccia erbosa e poi una larga mulattiera da percorrere verso sinistra (oppure, all’inizio del prato, continuare sullo stesso in salita diagonale sempre portandosi ad intercettare, in alto, la suddetta mulattiera). In senso inverso fare attenzione a non continuare la mulattiera ma lasciarla dopo il prato, ai limiti del bosco per scendere.
La mulattiera conduce ad un invaso d’acqua per il bestiame ed al sottostante abbeveratoio.
Da qui si consiglia di scendere alla croce di Sasso Barbano punto panoramico, per poi risalire e riprendere il 135 A che poco dopo si lascia andando, sulla sinistra, per il 135C che percorre con bel tracciato il versante Est di Monte Nero e di Monte Maiore.
Prima il sentiero va in leggera salita e poi quasi in piano, tenendosi sempre sul tracciato più alto che passa a metà della pinetina. Ci sono molte tracce, dovute al transito di animali al pascolo, che convergono sul principale fino a Pian di Faeto.
Qui ci immette sul Sentiero Italia (S.I.) che scende da Monte Maiore sui prati di Pian di Faeto.
Si procede in direzione Sud seguendo all’inizio, su prato, le tracce di mezzi poi si cammina sempre su una sterrata con fondo sassoso (meglio tenersi ai lati). Scendendo, la sterrata diventa sempre più larga, supera i ricoveri per il bestiame dove si gira a destra poi al successivo bivio prendere a sinistra verso il Trivio di Luticchio con poco sopra un segno ben visibile del S.I.
Anziché continuare per la sterrata fare attenzione a dei segnavia che sulla sinistra indicano una comoda scorciatoia per il Trivio. Al Trivio lasciare le sterrate, traversare il praticello di fronte, leggermente sulla destra, dove si trovano subito i segnavia del E1 (sentiero Europeo 1) al quale si è successivamente sovrapposto (in molti tratti) il S.I..
Si superano i Colli nel versante destro (possibilità anche di aggirarli sulla sinistra) prima salendo per breve tratto (con segnavia) e poi scendendo, in località Scannelli, alla sella tra i Colli ed il Monte Pormaiore. Traversata la sella si va diritti verso una capanna, all’inizio della salita del Pormaiore, di appostamento fisso per la caccia ai colombacci.
Prendere il tratturo di sinistra che sale ripido. Al successivo bivio continuare diritti fino a che il tratturo diventa sentiero e costeggia il versante Ovest del Pormaiore traversando dei dolci avvallamenti su prati pascoli. Segni di S.I. ed E1. Fare attenzione verso la fine degli avvallamenti ad un bivio continuando sul sentiero più alto (l’altro scende). Si continua sull’ampio sentiero fino a quando si lascia il S.I., in vista del Passo del Termine, girando sulla destra per un evidente tratturo che scende fino a giungere ad un incrocio con abbeveratoio.
Continuare sulla sterrata che scende (non quella sotto l’abbeveratoio, che comunque porta lo stesso alla Cava ma verso monte, e nemmeno quella che viene, all’incrocio, da sinistra verso destra).
Si lascia la sterrata (che va a Costa ed a Colle) ad una curva prendendo a sinistra poi ancora a sinistra per un breve tratto che costeggia, in discesa, la Cava che si trova sulla sinistra.
Quindi per sterrata poi per asfalto fino alla Flaminia che si traversa per il Santuario di Salmata.