Percorso: Spello, Pale di Foligno, Colfiorito
Difficoltà: E, Tempo: 8.00, Km: 28.1, Salita: 1.010 m, Discesa: 540 m
Dal Complesso di San Girolamo, alla periferia di Spello si scende fino alla statale girando a sinistra per un breve tratto e continuando, al primo bivio, diritti per via Quattro Venti. Al bivio con Via Palombaiolo continuare ancora diritti, sempre per Via Quattro Venti su strada depolverizzata; al bivio con edicola sacra diritti, poi al successivo con Traversa Via Quattro Venti ancora diritti.
Al quadrivio si prende a sinistra per Via Prato e dopo pochi metri si prende una scorciatoia sulla destra che si rimette poi sulla depolverizzata superando più avanti Case S. Fortunato-Casa Vacanza.
Dopo un tratto in salita si supera un incrocio andando diritti, con edicola sacra sulla sinistra, per Via Santa Caterina fino al bivio, con segnavia 64 per Treggio, sulla sinistra con sterrata ad imboccare l’asfalto e girare a destra in leggera discesa.
Al primo bivio lasciare l’asfalto per salire, a sinistra, su sterrata lasciando sulla sinistra una grande villa con colore vivace e continuare con il tracciato principale lasciando i vari bivi. Tracciato che poi diventa carrareccia facendo attenzione al quadrivio per girare a sinistra con segnavia che si intravede poco dopo il bivio.
Ad alcuni casolari, stagno sulla destra, non salire ma andare diritti tra due grossi casolari e poi in discesa (di nuovo segnavia 64) con poco dopo la SS Flaminia che si traversa entrando a San Giovanni Profiamma, quindi girare a sinistra per indicazioni Vescia-Scansano fino a girare sulla destra in Via Bramante e superare il Fiume Topino. In questo tratto non ci sono segnavia perché a circa metà percorso si gira a destra e più brevemente si arriva al Fiume Topino.
A Scanzano continuare diritti e dopo il passaggio a livello prima a sinistra poi a destra, salendo nel paese che si oltrepassa (di nuovo segnavia) seguendo le indicazioni Belfiore-Valle del Menotre. Dopo la chiesa di S. Nicolò si arriva alla vicina Belfiore, si va diritti (a destra la scuola elementare ed a sinistra le indicazioni per Ravignano, Liè), si supera un tabellone turistico della Valle del Menotre e la chiesa, uscendo dal paese, poi per Antolina e le Cascate del Menotre (non per la Valle del Menotre).
Continuando su stradina asfaltata (edicola vuota sulla sinistra con tabellina “Sentiero Natura 2”) quindi prima della centrale idroelettrica a sinistra al parcheggio con tabellone di inizio dell’area storico naturalistica di Pale.
Si risale il percorso in ripida salita facendo brevissime deviazioni per ammirare il corso del torrente e relative cascate fino all’abitato di Pale, con da tempo dismessi opifici della omonime cartiere. All’uscita dell’abitato lasciare l’asfalto per seguire la sterrata che costeggia il lato sinistro del torrente (segnavia 76) verso la recinzione di una lavorazione rena camminando, con la recinzione sulla destra, verso monte poi girare a sinistra, dove c’è un uliveto. Fare attenzione perché tra la fine dell’uliveto e l’inizio del vigneto si sale, sulla sinistra, una breve scarpata per intercettare un tratturo in piano (da sotto non si vede) da seguire verso destra.
A ponte S. Lucia, all’incrocio con la SS77, girare alla prima a sinistra, poi, al successivo incrocio con asfalto continuare a sinistra (non prendere la carrareccia di fronte) in salita, sempre seguendo l’asfalto fin sotto Sostino dove si può arrivare per asfalto oppure, alla curva verso destra, diritti su ripida ma breve carrareccia.
Traversare il paesino in salita, dopo la chiesa (a sinistra) e la casa parrocchiale (a destra) fino al bivio con crocefisso andando diritti in piano; al bivio ancora diritti in leggera discesa. Si continua la sterrata con ampio semicerchio fino ad oltrepassare un quadrivio (case in legno sulla sinistra) salendo diritti , poi in piano con delle costruzioni (lapide in memoria sulla destra), recinzione a destra, palizzata a sinistra.
Si inizia a scendere, sempre su ampia sterrata, fino ad un bivio (tabella Sostino da dove si viene) girando a sinistra, in discesa verso la sottostante strada da seguire per breve tratto, a sinistra (direzione Pisenti, Capodacqua), con di fronte la chiesetta Madonna di Ricciano, dove si lascia l’asfalto andando per la sterrata sulla destra; ai due prossimi bivi, a sinistra.
Continuare in piano per il Piano di Ricciano, poi in salita, ad un bivio da girare sulla destra (capanna) in vista della Palude di Colfiorito seguendo, alle diramazioni, il tracciato principale. Al bivio a sinistra in leggera discesa e poi a Forcatura in direzione della chiesa traversando il paesino in discesa fino all’incrocio con una strada da seguire sulla destra.
Sulla destra di una curva c’è il tabellone della Palude ed una stradina che scende con percorso segnalato ma non visibile dall’alto. Si arriva alla Palude che si costeggia con un bel percorso pedonale, di fianco alla statale ma protetto da pali, fino ad attraversare la SS77, da seguire girando a destra per breve tratto, poi a sinistra entrando nell’abitato di Colfiorito.