ILP 6.01 FA-CA-NO – Fabriano, Val di Sasso, Castagna di Spindoli

Percorso: Fabriano, Val di Sasso, Castagna di Spindoli
Difficoltà: E, Tempo: 7.00, Km: 23.8, Salita: 1.641 m, Discesa: 1.502 m

Da Fabriano, al semaforo posto al termine dei giardini pubblici in direzione Roma, salire verso Colle Paganello-Eremo di S. Silvestro. Dopo breve tratto, alla seconda traversa, girare a destra per Via Fagioli, salire ancora a raggiungere il cancello in legno con il numero del sentiero 100. Seguire la vecchia strada per Colle Paganello,  “Sentiero Naturalistico di Gambelunghe” che si alza parallela alla nuova fino alla frazione. Usciti dal sentiero traversare la strada e salire per ripido e breve tratto nel paese, poi in piano a riprendere l’asfalto. Tenersi sul lato destro dove c’è una fontanella e subito dopo ancora a destra, costeggiando la pineta alla fine della quale procedere diritti, recinzione sulla destra, su sterrata che poi diventa tratturo e quindi sentiero, salendo fino al valico di Monte Fano (Forcella Pratelle) sempre per segnavia 100. Al valico seguire la sterrata che scende alla frazione di Valleremita. Nella piazzetta c’è un bar con alimentari e poco avanti la sede dell’Aula Verde. Oltrepassare la chiesa sul lato sinistro e salire fino al primo tabellone e poi per tutto il Sentiero Naturalistico fino all’Eremo di Val di Sasso. Superato l’eremo, piazzale con fontana, prendere a destra per evidente sentiero (sempre il 100) che dopo 20 metri circa si lascia per imboccare sulla sinistra il sentiero 100B che costeggia il versante Nord Est di Monte Puro passando per i Fondi, Serromonte, Piano Marruga (dove interseca il 100A).

Continuare un breve tratto del 119 fino a Lentino. Grosso casolare per ricovero bestiame da superare tenendolo sulla sinistra dove c’è grande albero isolato. Lasciare il 119 che prosegue diritto per il valloncello, girare dietro l’albero con sentiero 120C salendo su di un largo tratturo in diagonale sinistra. Attenzione a fine salita, quando inizia una zona prativa in discesa prendere a destra per un sentiero che si immette subito nel bosco e scende ai prati di Trofigno.

Puntare ad un grande albero isolato (sulla destra c’è un ricovero e poco sotto una fonte) superato il quale s’imbocca sulla destra, in leggera salita diagonale destra per breve tratto con il 120 che sale al Monte Giuoco del Pallone. A quota 1050, al bivio, lasciare il 120 e continuare a destra sempre in quota a mezza costa nel versante Ovest del Monte Giuoco del Pallone con il segnavia 120B fino alla fonte Mazzi, quindi a dx (s.120 A guardando la fonte) salire al casale (ricovero) ed ai prati tra Pizzinetto di Mutali e Portinaldo. Per evidente tratturo in direzione Sud sull’ampio dosso prativo di Pian di Pisello fino al Valico tra Monte L’Antica e Monte Cimetta (sulla sinistra, in direzione Est, ci sono le sorgenti del fiume Esino). Al bivio prendere la sterrata di destra che poco dopo piega a sinistra ed inizia a scendere, con pineta sulla sinistra, in località Merennino. In vista dell’abbeveratoio spostarsi di poco sulla sinistra (lasciando la sterrata che continua sulla destra) da dove parte un evidente sentiero che piega decisamente a sinistra e costeggia l’anfiteatro di M. Prato Pero e M. Rapina. Al primo bivio scendere sulla destra con tracciato sempre più evidente e sempre più ripido e sconnesso perdendo rapidamente quota fino a Castagna.

 

NOTA: In alternativa alla seconda tappa (ILP 6.02 Castagna-Colfiorito) si può percorrere un tratto diverso da Castagna a Bocchetta della Scurosa con le seguenti indicazioni.

Dalla Castagna scendere sulla SS 361 da seguire in direzione di Pioraco per circa 600 metri fino alla indicazione per Valcora traversando il ponte. Continuare le golene del Fiume Potenza fino a Pioraco. Valutare le condizioni in base al taglio dell’erba passando quindi sulla dx o sulla sx. In caso di necessità tenersi sempre sulla dx per tratti di sterrate, sentieri e tratti di asfalto.

Da Pioraco (possibilità di alloggio) andare in direzione di Sefro con il s.244 che costeggia il Fiume Scarsito fino a poco dopo il b.245-260 dove si lascia il s.244 per continuare, s.n., lungo il fiume e riprendere il s.244 che porta alla vicina Sefro (possibilità di alloggio).

Per asfalto con il s.201 si giunge all’imbocco della Valle della Scurosa (b.214 e poco sopra un Rifugio con apertura a richiesta) dove inizia un bel sentiero che sale gradatamente, sempre con s.201, tra fitta vegetazione costeggiando il torrente fino ai trocchi di Fonte del Sepolcro, b.201 A.

Continuare con il s.259 alla Bocchetta della Scurosa dove si incrocia il tracciato che viene da Valcora.