Percorso: Greccio, Valico Piè di Mora, Casali di Tancia
Difficoltà: E, Tempo: 7.30, Km: 26
Uscendo da Greccio verso Spinaceto, alla fine del paese subito a destra (tabella con n° 1) per sterrata che sale ripida, poi in piano e quindi ancora in salita.
Lasciare il primo bivio a sinistra e portarsi con tornanti alla poco evidente cava, con dietro la pineta, quindi lasciare il tratturo per il sentiero (1-3 su carta dei M. Sabini) a sinistra che va in direzione della testata del Fosso di Ripagrande, q. 936, quindi sul crinale con un passone di confine, di poco più basso sulla destra.
Fare attenzione: non scendere al passone ma continuare a sinistra con la recinzione sulla sinistra, scendendo fino ad incrociare una sterrata.
Procedere in direzione WSW con sentiero 3, vecchio bollo rosso su pietra.
Prendere a destra fino ad un prato, continuare per il sentiero e poi tratturo, WNW-SW, in piano.
Al bivio, inizio salita, prendere a destra, WNW, quindi in discesa ripida (segno rosso su pietra) e continuare per tratturo con recinzione sulla destra, S–SW.
In leggera salita, poi in piano, poi breve salita ripida (segno rosso) e subito discesa su ampia radura e veduta sui M. Sabini.
Scendere con tratturo fino alla sella di q. 983 tra M. Rotondo a SE e Piano Spara a NO.
Sulla sella c’è uno stazzo con poco sotto un ricovero chiuso, puzzolente e fonte.
Prendere a destra (3C sulla carta, tabellina senza numero su pianta) lasciando il tratturo (con il 3C) per una sterrata a sinistra (senza numero sentiero) che costeggia, salendo, il versante Ovest del M. Macchione per poi scendere al valico di Piè di Morra e sottostante Fonte Cerro.
Attraversamento strada con tabellone.
Inizia la seconda parte dei M. Sabini percorsi, fino al Valico di M. Macchia Gelata, da una sterrata con direzione Nord-Sud (ed anche da altre che intersecano).
L’itinerario n° 6, con segni rossi del CAI Rieti, fino al Valico di M. Macchia Gelata segue tutta la sterrata con possibilità di evitarla in alcuni tratti.
Da Fonte Cerro lasciare la sterrata di sinistra per dirigersi, diritti, verso un bosco di cerri sopra la Valle Lupa, costeggiando il versante Ovest di M. Piante Grandi.
Poco prima di Fonte Creticcia si trova un grande invaso d’acqua dove bisogna seguire il lato sx per ritrovare i segnavia che entrano nel bosco, in salita, fino a riprendere la sterrata.
Dopo alcuni saliscendi si riprende, a destra, la carrareccia principale che porta ad una sella da dove conviene scendere direttamente a Fonte Ferrara (oppure, con itinerario più lungo ma più comodo e segnalato, girare a sinistra verso Fonte Pescaiolo che rimane di poco fuori tracciato, poi a q. 1024 ed infine si scende a Fonte Ferrara).
Il segnavia 6, invece, conduce a Fonte Ferrara con un lungo giro che raggiunge M. Mosca. Attenzione ai segni sulla casetta, adiacente all’area picnic, dove si inverte rotta per ritornare, direzione Ovest, verso la fonte.
Seguendo i segnali per Fonte Cognolo, si percorre la carrareccia che in lieve salita porta su una radura scollinando con ampie vedute verso Ovest, oltre i Sabini.
A circa metà radura girare nettamente a sinistra per giungere in breve a Fonte Cognolo con area picnic, piccolo capanno in legno e fonte. A luglio 2000 è stata l’unica acqua potabile trovata in tutta la traversata del Sabini.
Al bottino dell’acqua lasciare il tratturo e salire ripido sulla sinistra (grande faggio con caratteristiche radici) costeggiando il versante SO di M. Macchia Gelata fino al Valico con tabelloni indicatori.
Continuare per M. Pizzuto (oppure, più lunga, dal Valico scendere per il n° 6, in questo tratto non segnato, per il Porcale verso q. 1025 e con il n°7 risalire ad il Trivio).
Da Passo il Trivio scendere nella bella valle prativa dove, a sinistra dello stazzo, inizia un piacevole sentiero (segnali rossi) che percorre tutta la boscosa Valle Gemini fino al prato (tabella) in vista della strada che collega Tancia a Poggio Catino.
Girare a sinistra e prima del cancello (invece di immettersi subito sulla strada) salire ancora a sinistra costeggiando la recinzione, che rimane sulla destra, fino all’asfalto che in breve conduce a Casali di Tancia.
Cartografia: IGM 1:25.000 138 II NO-SO, 144 I NO; Carta dei Monti Sabini