Itinerario: Isola Fossara, Sella, Rifugio Boccatore, Balze degli Spicchi, Monte Catria, Costa Calecchie, Isola Fossara
SENTIERI: 285 (29b), 299 (52), 284 (29), b.252A, 289 (34), 252, b.253, s.n. A/R, 252, b.253, 289 (34), s.n., 232 (6).
Tipologia: A, Difficoltà: E-EE, Impegno: A,Tempo: 7.00, Km: 15.1, Ascesa: 1.770 m
L’itinerario inizia a Isola Fossara dal piazzale con fontana.
Si sale tra le case del paesino per poche decine di metri dove c’è un bivio e dei cartelli: a destra il 232 (6) per la “Fonte dell’Insollio” e “Fonte Avellana”), diritti in salita con il 285 (29b) che superate le ultime case piega sulla sinistra. Percorsi circa 400 metri nella piccola mulattiera tra muretti a secco si lascia il s.285 (29b) e si prende il bivio a dx 299 (s.52). (1,2,3,4,5)
Il sentiero sale con pendenza crescente con il paesino di Isola Fossara alle spalle. (6,7,8)
Seguendo i segnali si continua a salire con una lunga diagonale verso la cresta rocciosa del Dente facendo attenzione alla traccia che in alcuni punti si perde nella vegetazione. (9,10)
Superato questo tratto ci si trova sotto le pareti della cresta che il sentiero costeggia sulla sx diventando più evidente e ripido con passaggi su roccette. (11,12,13,14)
Superato l’ultimo tratto erboso andare alla Sella che divide il Dente, sulla sx, dal Corno, sulla dx, con Isola Fossara alle spalle e di fronte la valle che da Valdorbia va verso Chiaserna. (15)
Scendere con s.284 (29) per pochi metri in questa direzione su di un tracciolino che piega subito a dx sempre più evidente, entra nel bosco poi sale in diagonale fino a raggiungere la faggeta dove si devia a dx salendo tra i maestosi alberi per continuare in diagonale sx. (16,17,18,19,20)
Usciti dal bosco,b.284 (29) continuare diritti in un valloncello raggiungendo la sterrata con di fronte il Rifugio Boccatore. (21,22,23)
Si traversa la sterrata (che sale a Pian d’Ortica) e superato il Rifugio salire con s.289 (34) per la faggeta uscendo sugli ampi pascoli di Pian d’Ortica per risalire, sulla sx con s.252, il ripido pendio erboso dopo aver superato la recinzione. (24,25,26,27,28)
Con ampio e bel panorama il pendio porta all’inizio della esile cresta Balze degli Spicchi che precipita sui due versanti puntando verso il vicino M. Catria; fare attenzione nei passaggi più esposti e ripidi. (29,30,31,32,33,34)
Superato un boschetto di faggi per facile tracciato, b.253, si scende con ridotta pendenza lungo il crinale erboso verso la sterrata, non carrozzabile, che sale dall’Avellana, da seguire fino a dove termina continuando su di un tracciolino, s.n., a raggiungere la vetta del M. Catria dominata dalla grande croce in ferro; è la cima più alta, 1.701 m, in questa zona della Dorsale Umbro-Marchigiana con un panorama a 360° di notevole valenza. (35,36,37,38,39,40)
Tornati alla sterrata ripercorrere il tratto già fatto fino a Pian D’Ortica, superare la recinzione, traversare la strada, traversare l’altra palizzata individuando, sulla dx, il sentiero 289 (34) che scende nella faggeta. (41,42,43)
Si arriva alla carrareccia che si attraversa e si continua sull’altro lato con il s.289 (34) sul segnavia indicazioni per Isola Fossara. Dopo poche decine di metri c’è una grande cisterna quasi interrata e la Fonte dell’Insollio asciutta. (44,45,47,47)
Raggiunta una piccola sella il sentiero continua sulla sx in diagonale sopra il vallone sovrastato nell’altro versante dalle poderose rocce della Balza dell’Aquila ben visibili sullo sperone della cresta dove si cambia versante girando a dx. (48,49,50,51)
Il sentiero diventa più ripido fino a raggiungere i prati di Pian S. Angelo dove si scende a zig-zag seguendo i pochi segnali presenti. Qui il s.289 (34) si lascia e si continua a dx sul 232 (6) facendo attenzione alle diverse diramazioni, segni della transumanza. (52,53,54,55,56,57,58)
Tenendosi sulla parte dx dei vasti pascoli si raggiunge Piano delle Quaglie dove si scende lungo un canalone che conduce ad una piccola mulattiera ed alla vistosa fonte.(58,59,60,61,62)
Sotto la fonte seguire un avvallamento e poi un canalone con alcuni segnavia su roccia, finché si raggiunge un caratteristico fosso in parte scavato anche nella rossa roccia che porta ad Isola Fossara. (63,64,65,66)