Itinerario: Rucce-S. Nicolò, Viacce, Passo Cattivo, Rucce-S.Nicolò
SENTIERI: 136, 136A, 236 (10), 136.
Tipologia: A, Difficoltà: E, Impegno: M, Tempo: 2.30, Km: 6.8, Ascesa: 580.
Venendo da Rucce lasciare l’auto nei pressi della chiesa di S.Nicolò per continuare, s.136, sulla carrozzabile in direzione di Viacce. (1,2,3,4)
All’inizio del paese si prende il s.136A che entra nell’abitato, gira a dx poi risale per uscire nelle ultime abitazioni dove, a dx, inizia una carrareccia. (5,6,7,8,9)
Dopo una prima salita, al bivio, continuare sulla dx e lasciare poi altri tre bivi, sempre sul lato dx, finchè il sentiero continua in diagonale con alternanza di brevi ma ripide deviazioni a tornanti che fanno guadagnare quota. (10,11,12,13,14)
Superato un passo tra roccette inizia il tratto più ripido e meno evidente facendo attenzione al primo bivio che lascia il sentiero per salire sulla dx seguendo, prima, un affioramento roccioso, poi, un pendio prativo nella stessa direzione. (15,16,17,18)
Si arriva su un altro sentiero, da sotto non visibile, da seguire sulla sx per lasciarlo poco dopo salendo sulla dx in diagonale per ripido prato ad intercettare un altro sentiero. (19,20,21,22,23,24)
Andando a dx si ritorna in direzione del M. Culumeo salendo sempre di poco verso la cresta, senza raggiungerla; dopo alcune rade piante si supera un reticolato su roccette, alcuni gradoni, un segnavia con 136A (e 10) per arrivare, poco sopra, al bivio con il 236 (10). (25,26,27,28,29,30,31)
Su ben visibile sentiero, s.236 (10), andare a dx fino alla cresta da superare per dirigersi al Passo Cattivo, una forcella rocciosa dove occorre prestare attenzione nel sentierino che taglia il ripido pendio. (32,33,34,35,36,37)
Scesi al bivio il 236 (10) sale, sulla sx, alla cresta di M. Lo Spicchio ed il 136 scende a Rucce con un bel sentiero nel bosco lasciando un primo bivio sulla dx, che scende, ed un secondo sulla sx, che sale. (38,39,40,41,42)
In vista di Rucce la segnaletica, esistente da tempo, lascia la sterrata che sale diritta e scende a dx verso la prima casa dove ora c’è un precario sbarramento; quindi meglio non seguire più tale tracciato ma continuare, s.n., con la suddetta sterrata entrando poi nel paese riportandosi sulla strada che va a S. Nicolò. (43,44,45,46,47)