Itinerario: (Purello) Vercata, Cima Filetta, Passo Chiaromonte, Sforcatura, Trocchi di Purello, Vercata.
SENTIERI: 286 (30), 281( 25), b.290 (37), b.127E, 235 (9), b.127A, b.127, 286 (30)
Tipologia: A, Difficolta’: E, Impegno: M, Tempo: 3.30, Km 11.7, Ascesa: 740
L’itinerario inizia parcheggiando l’auto nell’area attrezzata della Vercata (da cui inizia il s.286 (30) dopo essere passati con l’auto per il s.281 (25) verso cui occorre ritornare percorrendo circa 400 metri. (1,2,3)
Al primo bivio che si incontra sulla dx prendere la sterrata che sale, s.281 (25), fino a costeggiare una bella pineta sulla sx raggiungendo la carrareccia che viene da Borghetto. (4,5)
Prendere a dx e dopo tre tornanti si arriva al Poggio così chiamato per il bel panorama della sottostante Valle del Lago. (6,7,8)
Si incrocia, in successione: un primo bivio da prendere a dx, il secondo a sx ed il terzo a dx dove per un breve tratto la carrareccia traversa un falsopiano. (9,10,11,12)
Al bivio si può prendere in entrambi i lati visto che poco più avanti si ricongiungono. (13)
Continuare per circa 50 metri sulla strada voltando poi a dx, in una sterrata che sale fino a giungere il prato dei Signori dove, sulla sx, si trova il centenario bosco delle Cese ricco di faggi e carpini bianchi. (14,15,16,17)
Costeggiare il bosco fino al segnavia che si trova vicino ad un vecchio faggio con una grande fessura dove può entrarci una persona. (18)
Continuare a salire con il s.281 (25), b.s.290 (37) sulla sx, sul verde prato curvando a sx per arrivare, in diagonale, all’ultimo lembo della faggeta dove spunta il M. Montarone con le sue possenti antenne. (19,20)
Valicata in breve la faggeta, ci si ritrova alla sella con la carrozzabile che unisce la provinciale da Val di Ranco a Bastia nelle Marche. (21,22,23)
Senza superare la strada (dove poco sotto c’è il s.127E) prendendo il s.235 (9) in direzione Sud che percorre il lungo crinale spartiacque tra Marche e Umbria, da cui si può godere una bella e vastissima panoramica.(24)
Continuando con questo sentiero si superano diverse vette. La prima è M. Pratiozzo, una spaziosa e verde cima con sotto la sella ed il b.127A, sulla sx e poco visibile, per S. Cassiano. Si prosegue su di un crinale facendo attenzione a qualche tratto di roccette giungendo a Cima Filetta facilmente identificabile per la presenza di un cippo ed un segnavia. (25,26,27.28)
Scendere superando un balzo roccioso ed altre roccette fino ad un altro segnavia e di seguito al M. Sasso Grande. (29,30)
Questa è l’ultima cresta prima di scendere, costeggiando sulla dx un ripido sperone roccioso, alla sella erbosa dove si volta a sx seguendo alcuni paletti per giungere in breve al Passo di Chiaromonte, importante e storico valico di un diverticolo romano. (31,32,33)
Qui inizia il b.127 che scende sulla sx verso S. Cassiano, mentre questo itinerario prosegue sulla dx verso Sud sempre con il s.235 (9).
Si scende costeggiando una stratificazione di roccia rossa sulla sx e di seguito, in diagonale, a dx per arrivare a costeggiare il M. della Rocca attraverso una bella faggeta con alcuni sali scendi. (34,35,36,37)
Si esce su prato, sulla sx si vede M. Lo Spicchio, senza entrare nella valle ma continuando sulla dx a mezza costa per un piccolo sentiero che a volte è facile confondere con i tanti della transumanza. (38,39,40,41,42)
Arrivati ad una piccola sella prativa, sotto il M. della Rocca, ci sono dei cartelli del metanodotto ed un segnavia con il s.235 (9), che continua diritto per Fossato di Vico, e l’inizio del s.286 (30) che scende, sulla dx, a Vercatura. (43,44)
Superata La Sforcatura seguire le indicazioni per circa 600 metri fino a voltare a sx per scendere, superando alcuni rovi, in una faggeta. Il sentiero, all’inizio poco visibile, diventa poi sempre più evidente fino ad uscire dal bosco con una carrareccia molto fangosa per i rigoli d’acqua dovuti anche al transito del bestiame ed alle pozze dei cinghiali. (45,46,47)
Si incontrano piccoli sentieri da tralasciare fino ad una biforcazione dove bisogna continuare sulla dx. Percorsi circa 100 metri si incontra un’altra deviazione che sulla dx conduce alla fonte i Trocchi di Purello. (48,49,50,50).
Continuare a scendere per riprendere, sulla sx, la carrareccia lasciata poc’anzi.
Percorsi circa 800 metri dopo tre tornanti si arriva a superare le sorgenti del Fosso Vetorno interessante per la sua cascata che scende sulle varie stratificazioni rocciose da un’altezza di circa 10 metri. (51,52)
In breve, superato un piccolo guado, la carrareccia ormai pianeggiante costeggia il Vetorno fino a giungere l’area attrezzata di Vercata dove è presente anche una bella fonte e piccoli ponti per l’attraversamento del fosso. (53,54,55)