Itinerario: S. Vittore, C. Romei, Valle Stretta, Vallerapara, S. Vittore.
SENTIERI: 146, b.146A, 146B, 146A, b.147A, b.157.
Tipologia: A, Difficoltà: E-EE, Impegno: A, Tempo: 4.00, Km 11.2, Ascesa: 800 m
Il percorso inizia presso la rinomata abbazia romanica di S. Vittore delle Chiuse dell’XI secolo. Un tesoro monumentale tra i più rinomati della Regione Marche, sia per la sua integra bellezza architettonica sia come punto di riferimento anche per il notevole connubio tra la memoria storica ed il paesaggio. Ci sono diversi parcheggi. (1,2)
Si percorre, s.146, la S.P. dietro l’Abbazia fino all’altezza del retro delle Terme per circa 200 metri fino ad un segnavia, sulla dx, indicante il s.146 . (3,4,5,)
Si lascia subito la evidente traccia che sale la vallata prendendo invece a sx, un ripido (poco evidente) sentierino che dopo una curva a dx prende subito a sx per raggiungere in breve una crestina dove il tracciato diventa più visibile. (6)
Già inizia una magnifica veduta su San Vittore, Pierosara e la Gola della Rossa.
Si continua a salire tra roccette, pineta e fitta macchia mediterranea ricca di scotano (cespuglio che in autunno si tinge di rosso). (7,8)
La ripida salita richiede attenzione ma mano che si sale verso la soprastante parete rocciosa da dove poi si continua verso dx superando una stretta cengia che apre una meravigliosa vista verso S. Vittore, Pierosara e la Gola della Rossa incastonata tra M. Murano a sx e M. Revellone a dx. (9,10,11,12)
Salendo ancora un breve tratto con roccette si trova anche una corda che consigliamo di non usare poiché il tempo potrebbe averla logorata. (13)
Al bivio (a sx il 146A per C.se Romei) continuare il s.146 a dx che, costeggiando il versante Nord di M. Valmontagnana, segue la Gola di Frasassi con sotto i piedi l’incredibile complesso ipogeo delle Grotta Grande del Vento e di fronte le verticali pareti, gemelle delle sottostanti; il sentiero è protetto dal bosco ma fare attenzione a non scivolare. Superato il bivio che, a sx, va direttamente alla cava, procedere diritti su sempre più ampio tracciato che diventa sterrata. (14,15,16,17)
Poco prima della sella tra M. Civitella, a dx, e M. Valmontagnana, a sx, anziché continuare diritti per la sterrata in direzione della frazione di Vallemontagnana (notare a dx l’Oasi del WWF), voltare a sx e risalire con s.146B fino al cancello da superare sul lato sx. (18,19)
Continuando si incontra sulla dx una cavità, salvaguardata da una grata di ferro, usata per la calata degli speleologi che cercano, da sempre, una comunicazione con la sottostante Grotta Grande del Vento. Il nome “Buco della Tigna” la dice lunga. (20,21)
Dopo una curva si incontra un’altra vecchia cava di grande interesse in quanto nei suoi strati di roccia si possono studiare le varie ere geologiche. (22)
Poco più avanti incrociamo sulla sx un tracciolino (scorciatoia) che poco sopra riprende la sterrata fino al soprastante Casale Romei. (23,24))
Superata la staccionata si prosegue con s.146A lungo la sterrata nella bellissima prateria secondaria di M. Valmontagnana dove si può osservare, da una nuova angolazione, il panorama della Gola di Frasassi. (25,26,27,28)
Proseguendo lungo la sterrata si supera la presa d’acqua “Fonte Fresca”, il b.147, una recinzione ed al successivo bivio, lasciata la sterrata che con il s.147A va verso Moscano, scendere sulla sx sempre con il 146A. (29,30,31,32)
Questo, prima scende gradualmente poi diviene molto ripido facendo, quindi, molta attenzione nei tratti più scivolosi. Quando il dislivello diventa minore si supera una breve forra e ci si trova nel punto più stretto dell’omonima valle (appunto Valle Stretta). (33,34,35,36)
La discesa diventa tranquilla fino a raggiungere le case del paese ormai disabitato di Valrapara, dove al segnavia voltando a sx, b.157, si percorre la carrozzabile che conduce alla centrale idroelettrica delle Cartiere Miliani con passaggio a livello, poi su asfalto, a sx, fino a S. Vittore. (37,38,39,40,41)